NOVARA-03-10-17-Lavorava prevalentemente
con il passaparola e quando si presentava al cliente - così almeno hanno poi riferito coloro che l’hanno denunciata - sosteneva di essere un’esperta fiscalista specializzata in mediazione e conciliazione di posizioni debitorie nei confronti di Equitalia, e dopo acquistato la fiducia dei clienti si faceva affidare cartelle esattoriali, e ovviamente i soldi per definire la posizione. Ma poi, stando almeno a quanto denunciato da due novaresi, spariva nel nulla e con lei sparivano cartelle e ovviamente anche il denaro, tanto che l’agenzia, passato il lasso di tempo necessario e sufficiente per sopperire a qualsiasi disguido, si ripresentava chiedendo agli ignari contribuenti, convinti di aver già regolarizzato la propria posizione, di saldare il dovuto. I fatti per i quali la donna, cinquantenne residente in un paese del novarese, è finita a processo, chiamata dalla procura a rispondere dell’accusa di truffa, risalgono a qualche anno fa quando i due “clienti”, che poi l’hanno denunciata, in momenti e circostanze diverse, le avevano affidato le cartelle “da rottamare”. In entrambi i casi la presentazione era sempre la stessa: sosteneva di lavorare per uno studio professionale specializzato, in diretto contatto con Equitalia; anzi, a riprova della sua esperienza nel campo, aveva detto che le stavano allestendo un apposito ufficio, in quel di Vercelli, evidentemente proprio per permetterle di lavorare, per così dire, a scavalco tra le due province. E aveva rassicurato entrambi sull’esito positivo della questione. Ma poi ai due Equitalia aveva inviato i solleciti per quei pagamenti mai effettuati e così è scattata la denuncia. Si torna in aula ad aprile per i primi testi dell’accusa.