
Domenico Garcea è vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino. Fa parte della commissione legalità del Comune (mi sfuggono i poteri di tale organismo posto che il Comune non ha alcuna competenza specifica in tema di contrasto alla criminalità). Secondo qualcuno Garcea dovrebbe lasciare il posto perchè ha un parente di sesto grado (cugino) coinvolto in un'inchiesta di ‘ndrangheta. Il nome di Garcea è nelle carte, ma lui non è indagato. L'argomento è entrato nel dibattito politico cittadino e Garcea è intervenuto spiegando la sua estraneità. Sennonchè, qualche giorno fa c'è stato l’ intervento dell’ex Procuratore Caselli che, supportato da una certa campagna mediatica, si è schierato sostenendo che la presenza di Garcea in quella commissione sarebbe inopportuna. A questo punto il Pd ed anche il Sindaco si sono allineati. Non voglio fare polemiche sull'intervento dell’ ex Procuratore Caselli, vorrei però riflettere sul fatto che, a questo punto, Garcea non deve assolutamente dimettersi. Spero tenga duro come sta facendo. Non la sua presenza nella commissione legalità, ma le sue dimissioni, sarebbero alquanto inopportune. Nessuno può essere accusato o infangato per essere parente di... I processi, inoltre, non si fanno in modo sommario sui giornali. Quanto ai giudizi morali, attenzione: potrebbero essere fallaci oltre ad essere sempre soggettivi. Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota
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