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Progetto donne violenza 

NOVARA- 18-03-2022-- Un progetto sociale condiviso fra CNA Piemonte Nord e la cooperativa Liberazione e Speranza per l’inserimento lavorativo di donne salvate dalla violenza attraverso stage lavorativi finanziati, presso piccole imprese di Novara e del circondario, battezzato LAL, Libere al lavoro.

Sono sei le aziende con sede a Novara e hinterland che hanno dato subito la loro disponibilità ad accogliere altrettante ragazze seguite dalla cooperativa e offrire loro un’occasione per diventare autonome e fare esperienze lavorative. Sono cinque imprese del settore della somministrazione (bar, pizzerie, ristoranti, gelaterie) e una manifatturiera delle confezioni di abbigliamento. Sono tutte attività a conduzione familiare, quindi ambienti ristretti e accoglienti, in grado di facilitare l’inserimento delle ragazze nel nuovo contesto lavorativo e sociale.

“Il progetto – spiega Maria Grazia Pedrini, responsabile CNA Impresa Donna Piemonte Nord, gruppo che ha reso concreta l’idea di collaborazione con Liberazione e Speranza – prevede l’inserimento in stage di 20 ore settimanali per tre mesi, da aprile a giugno. CNA mette a disposizione gratuitamente per le imprese associate tutte le pratiche necessarie per l’attivazione dello stage, l’elaborazione del cedolino, gli oneri relativi ai corsi di formazione obbligatori in materia di sicurezza per i lavoratori. Il rimborso degli stage sarà a carico invece di Liberazione e Speranza che coprirà questi costi attraverso propri budget. In capo all’azienda ci saranno solo i contributi Inail”.

L’obiettivo è quello di stabilizzare poi questi posti di lavoro e di rendere così autonome e indipendenti dal punto di vista lavorativo, ma anche personale, le giovani donne. In questo modo si dà loro l’opportunità di crearsi anche un curriculum e avere un bagaglio personale di esperienza per il futuro. Ma è anche un’opportunità per le imprese, perché possono avere del nuovo personale a costo zero, che una volta formato che può essere successivamente assunto stabilmente.

“È la prima volta – afferma Marco Pasquino, direttore CNA Piemonte Nord – che volgiamo all’esterno lo sguardo dal punto di vista sociale. Crediamo inoltre nell’importanza dell’inclusività. Abbiamo perciò pensato di unire le forze e dare inizio a una collaborazione che ci auguriamo possa essere di lunga durata. Questo progetto rappresenta infatti solo il primo passo”.

A sottolineare il fatto che questo non vuole essere un progetto spot è Iolanda Saia, presidente CNA Impresa Donna Piemonte Nord. “L’intenzione – dichiara – è di sensibilizzare il più possibile le imprese verso i temi dell’inclusione e dell’integrazione, per arrivare a fare in modo che siano le imprese stesse a proporsi per progetto di questo tipo”. 

Elia Impaloni e Comfort Akande, rispettivamente presidente e vicepresidente di Liberazione e Speranza hanno evidenziato le ottime premesse di questa collaborazione nata da poco.

“Un’opportunità importante – hanno confermato – per iniziare a fare rete. Mettere insieme competenze e professionalità, capaci insieme di leggere quello che succede sul territorio, genera un nuovo ‘welfare di città’, un forma di responsabilità sociale che unisce la città e le aziende. Il nostro impegno è diretto all’immissione delle persone nella società, dare loro assistenza e accompagnamento. Per aiutarle a diventare autonome serve però il lavoro, un nuovo passo che compiamo insieme”.

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