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paolo cortese

NOVARA -03-03-2022 -- Tenace, solido, equilibrato. Paolo Cortese è stato definito da Alessandro Canelli “ Il Bertolaso di Novara” per come è sempre stato in grado di gestire le emergenze, con particolare riferimento alla situazione sanitaria che aveva colpito il De Pagave.

Nato a Novara il 9 maggio del 1962, molto legato alla sua città, ha sempre cercato di fare qualcosa per il bene dei cittadini, andando al di là dei molteplici ruoli che ha rivestito.  “Sono stato assunto in Comune come vigile nel 1984, quando ancora al Comando si parlava in dialetto, una vita fa”.  Parliamo di Novara, la sua città: “L’ho vista cambiare tantissimo negli anni, soprattutto sul piano sociale, ci sono state trasformazioni non solo generazionali, ma a tutti i livelli e purtroppo constato che, come su scala nazionale,  è molto venuto meno il senso di appartenenza ed è quasi scomparso il controllo sociale”.

Cortese è stato Comandante della Polizia Locale dal 2004 al 2013, onorando pienamente il suo incarico; poi ha  lavorato  “Un po’ in  tutti i settori del Comune e ciò mi ha fatto crescere come persona, riscontrando nella nostra società grosse sacche di difficoltà, un forte individualismo. Sono venuti a mancare centri di aggregazione come le parrocchie, i circoli ed i giovani necessitano di spazi diversi da quelli per noi adulti. La primaria educazione della famiglia manca sempre di più”.

Concordiamo sul dire che non c’è quasi più il rispetto del ruolo, della gerarchia e spesso, anzi, i giovani ed i giovanissimi sono ì più critici, senza essere ancora in grado di capire cosa ciò significhi.

Sposato, padre di tre figli grandi, 30, 29 e 21 anni, Paolo Cortese di tempo ne ha molto poco, in quanto il suo ruolo di Comandante della Polizia locale lo assorbe totalmente, un incarico che lo ha visto progredire professionalmente anche in termini di carriera.  Appunto dal 1987, brigadiere, tenente dal 1998, funzionario nel 2011 e dal 20 gennaio di quest’anno nuovamente al massimo incarico.

Comincia a pensare alla pensione, pur amando il suo lavoro. Una grande passione la sua per la Storia, che lo porta a fare un pensierino su di un’eventuale iscrizione all’università (che tempra ragazzi!). “Desidero trovare un po’ di tempo per me stesso, ho sempre amato la Storia, i legami con la società ed i cambiamenti in essa”.

Ama molto leggere ed ultimamente si è costruito un sorta di orticello  sul balcone: “Un po’ mia moglie è inorridita, per via dei lombrichi” ( povera signora, come darle torto!) ed è un’attività semplice che però mi rilassa”.

In nomen omen! Paolo Cortese è un uomo davvero gentile; lo conosco da tanti anni ed ha sempre avuto un sorriso sul viso. Con la sua tenacia ed il rispetto della Persona, mi ha sempre infuso sicurezza, sia quando era in uniforme sia da “Capo dei Vigili” in borghese, o in biblioteca. Chiacchierare nel suo ufficio è rilassante, ci si confronta anche sul ruolo che entrambi rivestiamo, con modalità e tempi diversi, ma sempre con un doveroso occhio di riguardo nei confronti della Persona.  Simpatico ed alla mano, con una grande carriera e molta esperienza alle spalle, Paolo, ovunque ha lavorato, è sempre stato l’uomo giusto al momento giusto.

E’ una risorsa professionale ed umana a cui attingere.

Grazie Paolo,  sei un amico.

Manuela Peroni Assandri

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