
NOVARA -10-02-2022 -- Solare, altruista, pacioccone : Edoardo Brustia, per tutti Dodo, è nato il 2 agosto 1989 ed è un uomo che ha una parola buona per chiunque ed ama raccontarsi : “Da piccolo ero molto curioso, vivace, a volte birichino; mi piaceva parlare con tutti ed ascoltavo gli adulti raccontare, carpendo i particolari di ogni cosa mi venisse detta. Mi piaceva giocare con i Playmobil e stare in compagnia dei coetanei facendo anche un po’ di caciara. Tuttavia sapevo stare bene anche da solo. Sono però sempre stato anche molto sensibile, mi affezionavo alle persone ed anche quando partivo, alla fine delle vacanze, per tornare in città, lasciare gli amici mi pesava”
Centrale e fondamentale per Dodo è stata la sua famiglia ed i valori che gli sono stati trasmessi: rispetto, altruismo, sorriso; la sua è stata un’infanzia completa. La famiglia gli ha insegnato il rispetto per le gerarchie, per gli anziani, valori che tuttora sono fondamentali nella sua vita.
“Ho sempre amato la cultura, i miei genitori me l’ hanno sempre fatta fruire di ogni genere e – sorride- talvolta venivo premiato con delle buone brioches o gelati!”
“I miei genitori sono sempre stati uniti ed anche io con mio fratello Michele ho sempre avuto un bel rapporto. Da mamma e papà ho imparato anche che nella vita è necessario saper fare degli esami di coscienza, comprendendo dove si è sbagliato per porre rimedio e non ricadere nell’errore”.
Edoardo Brustia ha sempre nutrito e dimostrato un grande amore per la sua città, Novara. “Rimanevo a bocca aperta quando osservavo la statua del Salvatore svettare in cima alla Cupola ed anche durante le vacanze doveva tornare a Novara, perché gli mancava troppo.
Gli studi e poi il lavoro alla Pinacoteca Ambrosiana e da alcuni anni in Confartigianato.
Il radicato senso civico lo ha portato ad accettare la sfida dell’impegno politico. “All’inizio – racconta – ero un po’ restio, poi ho accettato per passione e con abnegazione. Pur essendo un neofita della politica, nel 2016 molte persone hanno creduto in me e per cinque anni ho rivestito il ruolo di consigliere semplice nel Consiglio Comunale, guidato dal Sindaco Alessandro Canelli, al quale mi legano stima ed affetto profondi”.
Nel 2021, si è ricandidato e con 706 preferenze (praticamente un plebiscito …) è stato rieletto e riveste dal 22 ottobre il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale, carica istituzionale molto importante che richiede doti di organizzazione, di garanzia e di mediazione. Supporta il Sindaco in progetti di svariata natura.
“Cerco sempre di esserci per tutti, qualsiasi cosa il Cittadino mi domandi, cerco di rispondergli con atti concreti. Durante la campagna elettorale ho mantenuto un profilo basso, ma l’elettorato mi è stato favorevole ed io non smetterò mai di ringraziare coloro che hanno espresso il loro voto scrivendo il mio nome.”
“Rimane forte la mia sensibilità e la morte di mia nonna, avvenuta recentemente, mi fa versare ancora non poche lacrime. Tuttavia sono un uomo felice, cerco di fare bene ciò che mi è richiesto e desidero essere sempre presente per la mia città ed i suoi abitanti. Mi auguro, in futuro, di poter avere una famiglia tutta mia, ma se dovrò stare solo, sarò felice lo stesso”.
Quando sono arrivata a Novara nel 1988, Dodo non era ancora nato, lo conosco da ormai cinque anni e gli voglio bene; mi pare che lui nella mia vita ci sia sempre stato. E’ un cucciolone, come lo chiamo scherzosamente io. A volte discutiamo e ci “azzuffiamo” ma poi troviamo sempre una dritta e riprendiamo il cammino. Abbracciarsi è difficile, pandemia a parte, perché siamo entrambi due pezzi da novanta, eppure ci riusciamo e ridiamo di ciò. Quando passeggiamo per strada lo fermano e lo salutano tutti, se si fanno cinquanta metri in mezz’ora è un miracolo. Ben lo sa Gastone il suo cane, praticamente un lord, che non riesce a fare due passi senza dover fermarsi e talvolta tenta timidamente di abbaiare, ma invano ….
Con Dodo parliamo di tutto, la distanza di anni è solo sulla carta, ha una buona cultura , ridiamo spesso, parliamo di cantanti di mezzo secolo fa, di attrici ed attori molto più vicini a me come epoca, eppure afferra al volo il discorso. Abbiamo entrambi un senso civico sviluppato, il rispetto per le gerarchie e per le istituzioni. Dodo è il risultato di una famiglia unita, di una nonna che gli ha insegnato la bellezza, di una prozia colta e di un bambino che assorbiva tutto.
La nostra è un’amicizia profonda e non posso che augurargli ogni bene.
Grazie Dodo, grazie Cucciolone.
Manuela Peroni Assandri


