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maurizio gramigni

NOVARA -03-02-2022-- Simpatico, accogliente, goloso: Maurizio Gramigni, nato a Novara il 1 febbraio 1967 è un uomo decisamente aperto e colloquiale; racconta con orgoglio la storia della sua famiglia e della pasticceria: “Mio padre Ettore  la rilevò nel 1964 e la rese quella che è oggi, rinomata ed amata dai novaresi, il laboratorio ed il negozio si sono sempre evoluti con sacher, tartufate e le brioche che i ragazzi andando a scuola, al mattino si fermavano a comprare. Erano e sono prodotti tutti di nostra produzione con ingredienti di massimo livello e guarniti con la nostra passione” .

Maurizio parla del suo lavoro di pasticciere con grande trasporto :” A parte qualche raro momento di allontanamento, la mia vita è stata tutta qui. Lavoro dodici ore al giorno ed il più grande appagamento per me e i miei giovani collaboratori, è l’apprezzamento del cliente che torna”.

Il target è medio alto, già da bambino dicevo a mia madre, che è sempre stata accanto a papà in negozio, che sarebbe durata poco l’avventura, perché i clienti erano per lo più anziani, ma in realtà c’è stato un costante rinnovamento generazionale”.

Il prodotto che più vendiamo a gennaio è sicuramente il Pane di San Gaudenzio (non ce n’è uno al suo pari in tutta la città n.d.a.) , al venerdì ed al sabato tante tartufate; in estate, ovviamente c’è più calma. Ciò che disturba e non poco è la troppa burocrazia che c’è intorno, una grossa perdita di tempo e di energie”

Le due figlie di Maurizio non hanno intenzione di continuare la strada sia del nonno sia dl padre, in negozio c’è già un pasticciere che, a detta di Maurizio, è quasi al top. Mentre sono lì arrivano anche due ragazze che stanno imparando e velocemente. “Qui l’ambiente è sereno, scherziamo e ci divertiamo, ma la parola d’ordine è lavoro; alla sera i ragazzi tornano a casa stanchi, ma sereni e tranquilli”.

In effetti traspare una grande serenità fra tutti i componenti del gruppo e Maurizio è davvero un uomo simpatico. “Da buon  Acquario, quando ho i miei giorni no, non mi faccio neanche vedere in negozio, perché la serenità è fondamentale”.

Gli chiedo se è goloso e con la risposta si apre una parentesi davvero buffa: “Sono golosissimo, vivo a dolci, pilucco qua e là, malgrado ciò, per ora gli esami sono tutti a posto. I dolci sono il mio alimento preferito ed anche quando in vacanza, torno con i dolci del luogo!”

“Sono un uomo felice, ho un lavoro, due figlie che amo, non sento la mancanza di tempo libero”.

Ma Maurizio ha un’altra passione oltre i dolci ed è Vasco Rossi (come dargli torto) che segue per mari e per monti quando è in tournée : “Non mi stanco mai di assistere e rivedere i suoi concerti, carico in macchina tutta la famiglia e lo seguiamo per tutta Italia; ho tutti i suoi dischi, gli autografi , per me è amore assoluto, una delle ragioni della mia vita”.

Mentre chiacchieriamo entrano parecchi clienti, anche solo per acquistare una (spettacolare) broche;  “nel giorno di San Gaudenzio, c’era la fila fuori e mentre i clienti aspettavano, chiacchieravano tra loro, rendendo l’attesa un momento di incontro.

Termino l’intervista non prima però di avergli detto che il negozio, con quella porta a saloon di legno ed originale degli anni quaranta,  che porta al laboratorio, è l’emblema di quel locale. Abbasso lo sguardo ed in una vetrinetta ci sono le foto, istantanee, di tanti anni fa dei suoi genitori, rigorosamente in bianco e nero e col il bordo frastagliato, ricordi a cui lui è legatissimo. Su alcuni frigoriferi invce le vecchie bilance.

Nel negozio di Gramigni si sono succedute intere generazioni di clienti, ma l’atmosfera è rimasta sempre la stessa; alla sobria gentilezza del padre Ettore, è subentrata la vulcanica gentilezza di Maurizio. Il negozio è quello di un tempo, un tempo che pare essersi fermato, con la vetrina davanti alla quale, quando si ‘ va in città’ è impossibile non fermarsi. Brillano gli occhi tanto dei bambini, quanto degli adulti,perché la dolcezza, si sa, rende meno amara la vita, ma anche perché la cortesia di Maurizio, se si varca la voglia, fa aumentare il desiderio di acquistare qualcosa di veramente buono ed eccezionale.

Gramigni mi mostra orgogliosamente il premio vinto l’anno scorso “Dino Villani” per il prodotto artigianale eccellente pane di San Gaudenzio.

Grazie Maurizio, di cuore.

 

Manuela Peroni Assandri

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