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alberto cirio regione

NOVARA - 01-11-2021 -- Anche il governatore Alberto Cirio sui social ha commentato la manifestazione "No green pass" di sabato a Novara. "Manifestare è un diritto, farlo in questo modo è inaccettabile. L’Italia è un Paese libero. Ma questa libertà, la nostra, non è stata gratuita. Ha avuto un prezzo, altissimo, che altre persone hanno pagato per noi. Sulla loro pelle. Per chi è stato rinchiuso in un campo di sterminio le tute a righe, il marchio dell’inchiostro, il filo spinato, non sono stati i travestimenti di una carnevalata vergognosa. Gli incubi la storia li fa vivere reali. Ma questo chi ha manifestato a Novara non lo sa. Vorrei che ognuno di loro ascoltasse la voce di chi oggi è memoria. Vedesse con i propri occhi cosa è veramente l’orrore. Perché contro il Covid abbiamo trovato un vaccino. Ma contro l’ignoranza la strada è ancora lunga".

 

In merito alla manifestazione “No Green Pass” che si è svolta nel pomeriggio di sabato a Novara, il consigliere regionale Riccardo Lanzo, vicecapogruppo Lega Salvini Piemonte, condanna nella maniera più netta quanto accaduto.“Non metto in discussione il diritto di ciascuno di manifestare liberamente il proprio pensiero, un diritto garantito dalla Costituzione, ma paragonare l'attuale necessità di esibire il green pass a una delle pagine più tragiche e dolorose della nostra storia, non può essere accettato. Quanto è accaduto a Novara è un fatto vergognoso, da cui è necessario prendere le distanze con forza e sono da stigmatizzare i pochi partecipanti che hanno messo in scena la terribile analogia". "Mi impegnerò in Consiglio Regionale - aggiunge Lanzo - affinché l'Ente, garante dei diritti di tutti i cittadini piemontesi e tra questi quanti appartengono alla comunità ebraica, possa chiedere un risarcimento per il danno d'immagine causato"

 

"Un’iniziativa che ha dell’inspiegabile, una scelta irrispettosa e massimamente scorretta che non ha, a mio parere, nessun tipo di giustificazione". E’ il commento del presidente della Provincia di Novara Federico Binatti a proposito del corteo nopass del 30 ottobre a Novara, durante il quale i partecipanti hanno indossato baveri a strisce verticali per paragonarsi ai deportati dei lager. "Chi ha inscenato questa protesta davvero vergognosa – commenta il presidente – dimostra di non conoscere assolutamente la Storia: nel 2021, in Italia, queste persone sono libere di esprimere il proprio dissenso anche inscenando un corteo delirante, mentre chi è stato deportato e ucciso nei lager non era libero di manifestare la propria opinione o veniva discriminato per questioni di tipo razziale. Paragonare una scelta personale a quelle tragiche situazioni, denota la totale assenza di consapevolezza rispetto a fatti mai dimenticati e che sono tuttora una ferita aperta per il nostro Paese e per il mondo intero. Con questa forma di protesta davvero raccapricciante e dalla quale tutti, Istituzioni e cittadini, in queste ore stanno prendendo le distanze in maniera ferma, queste persone dimostrano solo irresponsabilità e inciviltà e sono lontane anni luce dal principio democratico e costituzionale della libertà di opinione in nome del quale pensano di agiree".

 

L'Anpi provinciale di Novara ha commentato sui propri social: "Equiparare la necessità di vaccinarsi, che è al momento il primo ed unico strumento per salvare vite dall’epidemia da Covid19, allo sterminio nazista rappresenta bene la distorsione mentale di queste persone, che non fanno che alimentare la quota di fake news già troppo presente sui social e media, nonché favorire proprio quelle forze che vogliono riportare indietro le lancette della storia. Anpi Novara condanna fermamente simili provocazioni e invasioni di campo sulla verità storica e sulle responsabilità fascista e nazista di barbarie cui impediremo sempre di ritornare, e stigmatizza chi finge di ricercare la propria libertà nella egoistica logica di “faccio quello che voglio” così da limitare quella degli altri"

 

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