NOVARA - 23-10-2021 -- Recentemente pubblicato dalla casa editrice Echos edizioni, il romanzo di esordio di Mauro Rota "Il risveglio della tigre".
Rota, classe 1966, novarese d'adozione, ma milanese di nascita non è uno scrittore professionista, ma lo scrivere per lui è sempre stato importante. Progettista meccanico per trentaquattro anni, dagli ultimi tre svolge l'attività di tatuatore. La passione per il modellismo e quella per la storia lo hanno da sempre accompagnato ed i primi scritti sono stati più che altro racconti goliardici regalati ai compagni di avventura.
Con il suo primo romanzo Rota ha fatto le cose decisamente in maniera più seria. Siamo nell'estate del 1980. Gianni un quattordicenne sensibile ed intelligente, dotato di uno spiccato sesto senso, si ritrova a passare le vacanze presso gli zii in un piccolo ed anonimo paese della campagna milanese, un luogo tranquillo ed anche un po' monotono. Gianni gioca con gli amici in strada, ma presto accadrà un fatto che coinvolgerà tutta la comunità. In soli cinque giorni il paese sarà trascinato in un turbine di eventi, tanto travolgente, quanto letale. La vita dei protagonisti sarà segnata per sempre.
Ma non sveliamo di più per non togliere il piacere della lettura di questo libro che si legge volentieri ed in maniera scorrevole.
"Non sono uno scrittore - racconta Mauro Rota - e questo libro comincia a prendere vita una decina di anni fa. Solo grazie al primo lock-down la volontà di scriverlo si è fatta forte e ho portato a compimento le quasi trecento pagine del testo".
L'idea di questo romanzo arriva dai ricordi di gioventù e Gianni, il protagonista, altri non è che l'alter ego di Mauro. La vicenda coinvolgerà il ragazzino ed i suoi amici e, come dicevamo, la comunità tra segreti, eroi di guerra, riferimenti storici.
Un romanzo intrigante.
Manuela Peroni Assandri


