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bellinzago chiesa parrocchiale

BELLINZAGO – 03-01-2021-- Durante la Messa Solenne del primo giorno dell'anno (Giornata mondiale della Pace) il sindaco di BVellinzago, Fabio Sponghini, è stato invitato a parlare alla comunità.

“Carissimi amici, carissimi bellinzaghesi – ha esordito il primo cittadino – ritrovarmi in questa nostra chiesa a dover condividere con voi gli auguri per la pace e per il nuovo anno non è semplice ma assume un particolare significato. Siamo qui per condividere l’auspicio per un 2021 sereno e foriero di soddisfazioni, ma ci arriviamo dopo un anno, quello del 2020, che mai ci saremmo immaginati di vivere o di dover affrontare. Un anno che resterà memorabile per una pandemia che ci ha provati fisicamente, psicologicamente, economicamente e socialmente…Assoceremo sempre “quel” 2020 con la parola Coronavirus: quel male che ci ha portato via amici, parenti, i nostri cari. Persone che avrebbero potuto vivere ancora lunghi anni, persone legate da affetti che sono state costrette a morire sole, persone che non dimenticheremo mai. Questo è il peso più grande da portare, l’eredità gravosa che l’anno appena conclusosi ci ha lasciato…Che senso può avere trovarsi qui a scambiarsi auguri? E’ solo il riproporsi di un’abitudine consolidata – continua – o possiamo convintamente sperare che il nuovo anno sarà migliore? E sperarlo ciecamente e puerilmente, oppure sperarlo basandoci su segnali che giustifichino un seppur timido ottimismo?…Ecco, personalmente ritengo che questi segnali ci siano. Il primo ce lo ha ricordato in maniera decisa e convinta il nostro Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno...L’importanza che ognuno di noi, quando sarà possibile, scelga di vaccinarsi deve essere ribadita con forza all'interno di ogni comunità…E poi c’è un altro potente, potentissimo segnale di ottimismo che vedo. Come già affermato nel mio discorso di auguri per il Natale appena trascorso, nei difficili mesi dell’emergenza da Covid-19, Bellinzago ha dato il meglio di sé. Lo ha fatto non dimenticandosi di chi si trovava in condizioni di svantaggio, lo ha fatto nelle modalità e nelle forme più svariate, perché innumerevoli sono le anime della Bellinzago solidale. Dobbiamo essere grati e rendere merito a quanti, come singoli o associazioni, si sono adoperati e si adoperano per il bene comune…E dobbiamo riconoscere, anche questo tengo a ribadire, la forza della rete che unisce tutte queste realtà e consente di moltiplicarne il bene. La rete che può anche essere chiamata ‘comunità’. Ecco, ciò che rende me ottimista per il futuro, oltre che fiero di esserne rappresentante, – ha concluso – è la generosità pulsante della comunità bellinzaghese che è in grado, se lo vuole, di non dimenticare nessuno. Da qui dobbiamo e possiamo ripartire, tutti insieme, facendo tesoro dell’esperienza vissuta per esser pronti ad affrontare le sfide di un futuro nel quale, se resteremo uniti, verranno preservate la dignità di ognuno, la coesione sociale e dunque la pace”. (A.P.)

 

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