ASTI - 01-01-2021 -- Va al Piemonte il triste primato del Capodanno di sangue provocato dai botti. Nonostante il divieto di esploderli e l’obbligo di osservare il coprifuoco notturno, in tanti non hanno rinunciato ad accogliere il nuovo anno con i fuochi d’artificio. In tutta Italia s’è registrato nella notte di San Silvestro un solo morto, ad Asti. Un adolescente di 13 anni che viveva con la famiglia nel campo nomadi di via Guerra è rimasto gravemente ferito all’addome dallo scoppio di un petardo. È stato soccorso e portato in ospedale in arresto cardiaco e in condizioni critiche ed è deceduto poco dopo il suo arrivo. Nei minuti successivi i parenti, che insistevano per vedere subito la salma del bambino, hanno inscenato una forte protesta degenerata in danneggiamenti, sia all’interno del reparto, sia nel parcheggio dell’ospedale.
Il bilancio nazionale dei botti di Capodanno racconta anche di 79 feriti, di cui 23 ricoverati. Uno di essi è un torinese di 33 anni che ha subito la parziale amputazione delle prime tre dita delle mano sinistra a causa dello scoppio di una bomba carta. Portato d’urgenza all’ospedale Maria Vittoria, è stato sottoposto a un intervento chirurgico di tre ore per la ricostruzione delle dita.
Nel raffronto tra il bollettino del 2021 e di quello del 2020 si assiste a un lieve calo. L’anno passato si contarono un morto e 204 feriti, dei quali 38 ricoverati.


