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anziano mano

NOVARA -21-12-2020 -- Il sindaco di Novara Alessandro Canelli, ha commentato il Piano regionale di sostegno economico per le Residenze socio assistenziali e socio sanitarie del Piemonte, presentato venerdì dalla Regione Piemonte e dal presidente Cirio.
“Ringrazio il presidente Cirio e gli assessori competenti per aver accolto tempestivamente le richieste che giungono numerose dal mondo delle Rsa e dei sindacati in ordine ai gravi problemi di natura economico-finanziaria che stanno attraversando. La scorsa settimana ho avuto un incontro proprio con il Governatore e l’assessore Caucino, rappresentando l’urgenza di intervenire il prima possibile per mettere in sicurezza un settore che, a seguito di questa emergenza sanitaria, ha grossi problemi di liquidità e un impatto sociale rilevantissimo nella nostra città, così come in tutto il territorio piemontese. In particolare, il comparto delle Rsa di tipo pubblico ovvero ex Ipab - ora APSP - sconta ulteriore rigidità di natura giuridico e finanziaria, elemento che rende ancora più fragili tali strutture. A Novara abbiamo il De Pagave, ma consideriamo che in tutto il Piemonte ci sono 26 strutture pubbliche simili con un totale 3000 posti letto. Il ringraziamento va anche all’assessore Marnati che ha destinato ulteriori risorse per rafforzare le misure economiche a disposizione del settore”. “Il lavoro però non è terminato – conclude il sindaco Canelli -  Occorrerà continuare a monitorare la situazione e in prospettiva cercare soluzioni innovative che incentivino sempre più la domiciliazione dell’assistenza e la razionalizzazione dei servizi”.

“Il presidente Cirio e la Giunta - aggiunge l’assessore regionale Matteo Marnati – hanno immediatamente accolto la richiesta di aiuto proveniente dal Novarese ma ben rappresentativa delle numerose realtà socio sanitarie e assistenziali del Piemonte. C’è forte consapevolezza delle difficoltà economiche in cui versano tali strutture e in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo era doveroso intervenire anche per evitare pesanti conseguenze non solo assistenziali o sanitarie, ma anche sociali”. Tra le risorse messe a disposizione, 41 milioni di euro, ci sono anche quelle che derivano dalla monetizzazione della fornitura di energia gratuita che spetta alla Regione dai concessionari degli impianti di grande derivazione idroelettrica (6,3 milioni di euro), individuate grazie al lavoro dell’assessore Marnati. “La legge – conclude Marnati - prevede che queste risorse vadano a servizi pubblici tra cui servizi sanitari, socio sanitari e assistenziali, scolastici, di protezione civile e comunali: quest’anno abbiamo scelto di destinarle in un momento particolare alle Rsa quale contributo per il pagamento delle bollette di energia elettrica”

 

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