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NOVARA- 19-12-2020--Nella mattinata del 10 dicembre scorso il personale della Polizia di Stato, coadiuvato da equipaggi dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale di Novara, ha effettuato un controllo straordinario negli stabili di edilizia residenziale privata ubicati in via G. Battista Ploto nr. 5 e via S. Francesco d’Assisi nr. 18, nella zona della Stazione Ferroviaria di Novara, al fine di accertare situazioni di degrado e sovraffollamento in alcuni alloggi in gran parte occupati da cittadini stranieri, anche irregolari sul territorio nazionale, così come segnalato più volte dai residenti della zona in plurimi esposti:

"Nell’ambito del servizio- si spiega in un comunicato della polizia- sono state controllate complessivamente nr. 35 unità abitative, riscontrando condizioni di sovraffollamento con riferimento a 11 appartamenti in ordine ai quali sono state accertate nr. 21 violazioni amministrative ex art. 7 D.L.vo 286/98 per omessa segnalazione all’Autorità di P.S. dell’ospitalità nei confronti di cittadini stranieri, non aventi titolo, in regime di subaffitto non consentito dal contratto di locazione.

In particolare, in ordine a due alloggi, posti rispettivamente al quarto piano di Via Ploto nr. 5 ed al terzo piano di Via S. Francesco d’Assisi nr. 18, si è proceduto al sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. in quanto locati in violazione delle norme di settore allo scopo di favorire la permanenza sul territorio nazionale di cittadini stranieri irregolari,in presenza di gravi situazioni di pericolo per la pubblica incolumità (allacci abusivi alla rete elettrica e manomissione degli impianti, stoccaggio di bombole di gas propellente combustibile), procedendo altresì ad indagare in stato di libertà i rispettivi proprietari e gestori pro tempore ex art. 12, co. 5 del D.L.vo 286/98, nonché, per quanto concerne il secondo alloggio, si è proceduto ad indagare in concorso di reato due cittadini, l’affittuario originario del Marocco ed un intermediario italiano, ex art.110 c.p. e art.5 co.8 bis D.Lvo 286/98, per aver presentato istanza di emersione ex D.L. 34/2020, presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura di Milano, con riferimento ad una fittizia documentazione finalizzata all’assunzione dello stesso da parte di una azienda agricola del novarese previa dazione di denaro da parte dello straniero ad un intermediario.

Infine, presso un appartamento ubicato al terzo piano dell’immobile di via S. Francesco d’Assisi nr. 18, è stato tratto in arresto in flagranza di reato un cittadino italiano per furto aggravato di energia elettrica. Gli atti del sequestro, trasmessi al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Novara, sono stati oggetto di convalida in data 16.12.2020 da parte dell’Ufficio G.I.P. del Tribunale.

Abitazione sita in via G. Battista Ploto nr. 5, quarto piano: All’interno del bilocale, in condizioni fatiscenti ed in pessimo stato igienico-sanitario è stato rintracciato un cittadino marocchino il quale, escusso in merito alla sua presenza in quell’alloggio, dichiarava di abitarvi da circa due mesi e di versare la somma in contanti di circa 100/120 euro mensili ad un suo connazionale per l’occupazione del posto letto. Quest’ultimo, in possesso di permesso di soggiorno permanente per motivi di lavoro, dagli accertamenti esperiti è risultato essere ancora titolare del contratto di affitto stipulato nel 2014 con il proprietario dell’appartamento, di origine romana ma residente in provincia di Milano. Lo straniero, che risulta frequentare soggetti dediti all’attività di spaccio di stupefacenti nei dintorni della Stazione di Novara, mostrava una ricevuta di emersione ex D.L. 34/2020, inviata allo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura di Milano con cui veniva dichiarata la disponibilità all’assunzione da parte di una azienda agricola novarese, da formalizzarsi all’atto della stipula del contratto di lavoro mediante pagamento di una somma di denaro, pari a 2.200,00 euro, ad un conoscente il quale si era proposto di aiutarlo ad ottenere un permesso di soggiorno, offrendogli anche una fittizia ospitalità necessaria per la compilazione dell’istanza di emersione.Da segnalare che il contatore elettrico è risultato manomesso grazie ad un sofisticato marchingegno che consentiva l’erogazione di energia senza attivazione dello stesso, come da accertamenti esperiti sul posto da personale ENEL.

Abitazione sita in via S. Francesco d’Assisi nr. 18, terzo piano: All’interno del predetto alloggio sono stati rintracciati due cittadini originari del Gambia (con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti), irregolari sul territorio nazionale in quanto inottemperanti al provvedimento di espulsione del Prefetto di Milano. Nella circostanza gli stranieri dichiaravano di corrispondere ad un loro connazionale, che ha la disponibilità dell’alloggio, non presente in loco, la cifra di euro 100,00 mensili per l’occupazione del posto letto nel bilocale. Alla luce di quanto sopra, nei confronti dei due stranieri veniva emesso un nuovo decreto di espulsione e contestuale Ordine del Questore di Novara ad abbandonare il territorio nazionale entro 7gg., mentre il connazionale titolare del contratto di locazione è stato deferito in stato di libertà per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

In particolare, i predetti immobili in condizioni di fatiscenza ed in pessimo stato igienico-sanitario (coltre di muffa alle pareti, infissi rotti ed accumulo di rifiuti e masserizie con inevitabili miasmi nauseabondi, oltre ad annoverare diversi posti letto, chiaro indice di sovraffollamento), qualora lasciati nella libera disponibilità degli attuali occupanti o di terzi, avrebbero potuto essere utilizzati per favorire analoghe situazioni di clandestinità, ovvero costituire serio pregiudizio per la pubblica incolumità in considerazione del fatto che, come già documentato, risulta altamente probabile l’indebito riutilizzo dei predetti alloggi per il conseguimento degli illeciti amministrativi con esposizione a seri livelli di rischio, quali la riallocazione di bombole di gas combustibile e la manomissione degli impianti elettrici nelle unità abitative. Tale eventualità è resa ancor più stringente dall’esigenza di illuminare e riscaldare le abitazioni in questo particolare periodo dell’anno".

 

 

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