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NOVARA - 05-12-2020 -- Strenna natalizia in libreria, il libro in grande formato “L'architettura novarese del Ventennio” di Matteo Gambaro, con una nota di Mauro Begozzi, co edito da Interlinea – Editeriale Nuova. Disegni, progetti, fotografie inedite in 168 pagine corredate da più di 100 illustrazioni, con copertina plastificata e stampata su carta patinata. L'identità fascista viene così comunicata attraverso l'architettura in linee essenziali che rappresentano la classicità del mito di Roma. Vengono ricordate le due visite di Mussolini a Novara nel 1934, all'avvio delle opere e nel 1939, in un clima ben diverso, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Ed ancora l'esposizione agricola del 1926 con i padiglioni attualmente visibili tra Largo Bellini, Viale Buonarroti, Via Biglieri e Piazza Martiri.

Uno spaccato esaustivo di una provincia durante il ventennio, frutto di un lavoro di ricerca articolato tra Archivio di Stato di Novara, Archivio del Comune di Novara, Biblioteca Civica Negroni, Istituto Storico della Resistenza del Novarese e del Vco e grazie anche ad archivi privati, tra cui quello di Paolo Boroli

Matteo Gambaro è architetto e professore associato di Tecnologia dell'Architettura presso la Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzione del Politecnico di Milano. Svolge attività di ricerca presso il Dipartimento ABC e di progettazione con enti e istituzioni pubbliche, concentrandosi negli ultimi anni sulle residenze speciali e studentesche, Autore di libri, saggi ed articoli scientifici, è curatore dell'ultimo libro di Vittorio Gregotti, Il mestiere di architetto, edito lo scorso anno da Interlinea.

Una ricca occasione per rivivere la storia di un importante periodo italiano e novarese, attraverso lo splendido volume di Gambaro.


Manuela Peroni Assandri

 

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