1

fortuna

NOVARA - 03-12-2020 -- Vulcanica,  didattica, lineare: ecco Emanuela Fortuna. Laureata alla Statale di Milano in Lettere Moderne con l’indirizzo storico-artistico museologico, la sua  tesi di laurea era incentrata sulla collezione di strumenti scientifici che è collocata presso quello che oggi è il Liceo classico e linguistico statale Carlo Alberto. Rapporto duale, tra scienza e materie umanistiche che  persiste tuttora nella vita di Emanuela. Ha seguito un Corso di Perfezionamento post laurea per la Valorizzazione e la Promozione del Paesaggio e ha fatto  lo stage di formazione a Castelfranco Emilia presso il settore MIBAC del Comune, seguendo  l’attività di catalogazione dei beni artistici conservati presso le chiese e le pievi del comune e affiancando il fotografo comunale e la conservatrice incaricata dalla Diocesi di Bologna.

Un lungo lavoro che le ha permesso di entrare in pieno nel mondo non solo della conservazione, valorizzazione ma anche della realtà amministrativa pubblica.  Partita dall’amore per il teatro e approdata in seguito all’ambito della gestione museale e alla valorizzazione paesaggistica. Tra tutto questo va inserito la passione di Emanuela per l’arte moderna e contemporanea e per l’insegnamento e la formazione. Muove i primi passi come insegnante di Storia dell’Arte e di Museologia al Centro Culturale MIR e dall’altra lavorava come responsabile gestionale al Museo Storico Etnografico dell'Attrezzo Agricolo "L çivel" di Casalbeltrame (NO). Le  sue giornata trascorrevano parlando di attrezzi agricoli di giorno e poi di Van Gogh di sera o del mondo delle mondine alla mattina e di Caravaggio dopo cena. Al Museo si occupava di didattica, di promozione, di conservazione. Al Mir ha imparato ad organizzare eventi culturali, tra cui ho realizzato due mostre in collaborazione con l’Archivio di Stato di Novara, aiutata dalla precedente direttrice dott.ssa Marcella Vallascas: “Impronte di una rivoluzione: Novara1800-1820” e “Fatti e misfatti”. Nel 2014 nasce Contemporary DidArt Lab, una  start up che ha vinto il bando di Fondazione Novara Sviluppo. L’idea di base era semplice: puntare sulla cultura e sulla didattica!  Si trattava di un laboratorio didattico che si dedicava alle arti contemporanee, in modo trasversale ed interdisciplinare, facendo dialogare arti visive, storia dell’arte, fotografia, musica, letteratura, biologia ed educazione alimentare. Una rete di saperi che arricchivano ed ampliavano l’approccio all’apprendimento. Iniziò così per Emanuela anche la sua attività di critico d’arte e di organizzatrice di mostre.  “Anabasi. Frammenti di esistenza”, presso Villa Bernocchi a Premeno e Villa Pariani a Verbania, per citarne una, trasformando una cantina in un luogo espositivo, creando un percorso visivo estremamente emozionale. In quegli anni ha iniziato anche a collaborare con il Dott. Paolo Monticelli, direttore dei Musei della Canonica del Duomo di Novara, creando e sviluppando attività per adulti e bambini e allo stesso tempo ho dato vita con un gruppo di amici ad una associazione, l’APS e ora del Terzo settore “@rteLab”.

Negli ultimi sei  anni ci sono state tante iniziative: l’Arte in vetrina, con la collaborazione di diversi negozianti; Novara val bene… una spesa, che promuove i mercati rionali e le periferie novaresi; il Presepe vivente, che ogni dicembre ridà vita, (quest’anno no, per ovvi motivi, n.d.a. ),grazie alla partecipazione di tante realtà di Novara e della provincia, al Presepe di San Francesco (“E’ il senso di comunità che vince su tutto”); il Campus dell’Arte, dedicato ai bambini ed ai ragazzi, e la Cultura ai Musei, che vede una serie di proposte per gli adulti, sui più disparati argomenti, entrambi ospitati dai Musei della Canonica del Duomo di Novara; le Teatralizzazioni della storia, un modo diverso di raccontare la storia, quella con la “s” minuscola, quella della gente e non degli eroi. Grazie alle teatralizzazioni sono state rivalutate alcune figure femminili come la Marchesa Colombi, la Marchesa Faraggiana, Bona di Savoia e Filiberta di Challant Ipazia (impersonata da Simona Pruno). “Ce ne sono molte altre in cantiere, Covid permettendo” mi dice. “Abbiamo raccontato romanzi e storie della città, come le vicende della Novara Spagnola. Tante realtà, tante persone danno vita a questi progetti. Tutti insieme per la cultura! Credo fortemente che ci sia spazio per tutti, senza sgomitare, senza prevaricare nessuno”  Con Nuares.it ODT, associazione legata alla promozione della novaresità, di cui è la vicepresidente,dialetto e storia locale diventano i protagonisti delle attività. Emanuela  inizia a parlare il dialetto ma anche a scriverlo e nel 2015 vince il primo premio per il concorso nazionale “Salva la tua lingua locale” nella sezione prosa inedita con una prosa che animava alcuni dipinti esposti nelle prime sale della Galleria Giannoni al Broletto.  Altro obiettivo “Novaresi negli scatti d’epoca”, una raccolta di fotografie che immortalano i Novaresi nelle più diverse situazioni. A breve sarà visibile sul sito dell’associazione una sezione con una parte delle fotografie raccolte con relative informazioni caso.  Emanuela Fortuna collabora con testate giornalistiche o emittenti televisive e ora con Onda Novara, dove nel 2018 ha iniziato in radio con Le Chiacchiere di Manu e la trasmissione serale, Blocknotes. La sua specialità? Intervistare. “Mi piace sapere e anche ascoltare ciò che le persone mi possono insegnare. I miei ospiti si raccontano e soprattutto raccontano una Novara ricca di iniziative e di persone che animano la scena culturale cittadina”. E poi Novara val bene… una spesa: Confcommercio di Novara l’ ha chiamata per organizzare la parte culturale e didattica per i mercatini domenicali. Commercio e cultura sono andati a braccetto. Il mondo di Emanuela Fortuna è però dominato dalla Scuola e da anni lavora per Enaip: ha iniziato con Enaip Borgomanero ora  in Enaip Novara, con una piccola parentesi presso Enaip Oleggio. Lavorare in Enaip significa rivedere il modo di fare didattica, di approcciare la classe, tanto più per lei che insegna italiano e storia. Inizialmente è stata una sfida, ora, invece, è il suo mondo a cui non potrebbe rinunciare. Oggi è anche una Tutor  del Settore Meccanico. Arte e meccanica, per la linearità di tutto il suo cammino. Per il futuro ha un sogno: lavorare per la Galleria Giannoni.

Dai, Emanuela, tifiamo per te e…grazie.

Manuela Peroni Assandri

Foto credits: gileMM20

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.