
NOVARA - 05-11-2020 -- Solare, professionale, empatica:
Serena Galasso ti accoglie sempre con un sorriso ed una cascata di riccioli che mettono allegria. Quarantuno anni, di cui almeno trenta vissuti a contatto con l'arte. Laureata in Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo, con una tesi in Storia del Cinema Italiano all'Università IULM di Milano, ad 11 anni inizia in un certo senso a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo, entrando a far parte del Coro delle Voci Bianche di Novara. "Da allora-racconta- il canto pervade la mia vita ed anche quella di chi mi sta accanto, suo malgrado!" La passione per l'arte e per lo spettacolo dal vivo diventano la sua vita; il cinema per primo con i film degli anni Sessanta, la sua passione per Dino Risi, Mario Monicelli, Antonio Pietrangelie Federico Fellini, le cui pellicole sono state riviste infinite volte e ad ogni volta con nuove scoperte. Fino a Paolo Sorrentino, di cui ama il gesto dell'inquadratura perfetta, pulita, studiata nel dettaglio: "La grande bellezza per me è un manifesto estetico".
Poi arriva il teatro entrato nella quotidianità di Serena in maniera del tutto inattesa, perché nel 1995 il Coccia era stato riaperto da poco ed i suoi genitori sottoscrissero il loro primo abbonamento alla stagione di Prosa. Con grande tristezza di Serena che non amava, e non ama tutt'ora stare sola e la geniale intuizione dei suoi genitori che le proposero di andare con loro. "Non li ringrazierò mai abbastanza - prosegue - hanno fatto della mia paura una grande opportunità di crescita personale ed emotiva. E da allora il 'nostro' Teatro Coccia non l'ho più lasciato".
Terminata l'università, Serena Galasso ha iniziato a collaborare con alcune redazioni locali, indirizzando la sua attenzione principalmente verso le iniziative culturali. Col tempo ribalta il proprio punto di vista, inizia a collaborare nelle attività di comunicazione ed ufficio stampa di molti festival del nostro territorio. Il lavoro si infittisce, Serena tesse nuovi rapporti, svolge il proprio lavoro in maniera continuativa e professionale: il Novara Street festival, il Novara Cine Festival, gli Incontri Cinematografici di Stresa, il Festival dell'Oralità Popolare di Torino, l'Effe Festival, Ordine degli Architetti delle Province di Novara e Vco ed ancora My Sweet Moon Deena, Novara Jazz. Lavoro che ha generato amicizie, da cui sono nate nuove ideee: "Grata a tutti, sempre".
I rapporti con le istituzioni del territorio si infittiscono e nel 2012 arriva la proposta che ancora la emoziona: occuparsi dell'ufficio stampa del Teatro Coccia di Novara, un "privilegio enorme che mi auguro di riuscire ad onorare quotidianamente, stagione dopo stagione".
Il lavoro di relazione con le redazioni genera molti momenti di confronto e sono un ulteriore input per Serena a fare del suo meglio. E' una donna felice quando riesce ad aiutare nell'organizzare un'intervista che pareva impossibile o quando uno spettacolo conquista spazi insperati e l'eco delle iniziative raggiunge pubblico nuovo oltre a quello consolidato. "Quando con i colleghi e la direzione (e che direzione! n.d.a.)riusciamo a dare luce a lavori che altrimenti sarebbero in ombra, è una soddisfazione enorme".
Il periodo che stiamo vivendo non è certo dei migliori, ma la Cultura va avanti e la distanza e l'assenza di pubblico vogliamo credere che non sarà lunga: "Per tornare ad incontrarci nei foyer, negli auditori, nelle sale da concerto, nei club, ascoltando voci dal vivo per poterne poi parlare e confrontarci".
Fino a quando questo sarà impossibile si troveranno comunque i modi per mantenere vivo lo spettacolo e il lavoro di chi sta dietro le quinte. "Tra i lavori dietro le quinte - mi dice - c'è senz'altro anche il mio e quello dei colleghi che svolgono la stessa professione".
Serena un po' si stupisce che l'abbia voluta nella rubrica "Donne nell'attualità"; per me invece è stato normale perché è una donna positiva, che ama il suo lavoro e che fa del suo lavoro un grande motivo di vita. A leggere i suoi comunicati stampa, questa passione traspare, alcuni sono quasi degli elzeviri, fanno assaporare lo spettacolo ancora prima di assistervi!
Serena fa Cultura da tanti anni, dietro le quinte; per chi ama il Teatro, la Lirica, lo Spettacolo in genere, sa essere un alleato prezioso ed aiuta a vedere la luce in fondo al tunnel.
Perché la Cultura non si ferma mai!
Grazie Serena.
Manuela Peroni Assandri
Foto credits: Luis Huayhuas


