
NOVARA - 15-10-2020 -- Positiva, solare, ottimista.
Rosanna Lavezzaro, Questore di Novara dal 2018 è una persona davvero gentile che sa tranquillizzare la mia evidente soggezione data la carica che riveste. E’ nata a Torino il 2 luglio del 1965 e nella città sabauda si è laureata a pieni voti in Scienze Politiche. Ad appena 23 anni è entrata nell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e, terminato il corso di formazione per Vice Commissario presso l’Istituto Superiore di Polizia, nell’agosto del 1990 viene assegnata alla Questura di Torino. Dal 1992 al 1999 lavora alla DIGOS, per essere poi nominata Vice Dirigente dell’intera Divisione. Lavora poi per oltre 12 anni all’Ufficio Immigrazione della Questura di Torino, ridisegnando l’intero assetto organizzativo dell’Ufficio e sperimentando il sistema di prenotazione via sms per la presentazione delle istanze, sistema che sarà poi esteso all’intero territorio nazionale. Nel febbraio del 2015 è nominata Capo Gabinetto del Questore di Torino . Nella città subalpina ha diretto importanti servizi di Ordine Pubblico predisposti in occasione delle più impegnative manifestazione di carattere sindacale, politico, studentesco e sportivo. Nel 2001, in occasione del G8 di Genova tiene i contatti con i rappresentanti esteri delle varie forze di polizia presenti per l’evento. Nel 2006 coordina le attività di tutte le Forze di Polizia impiegate in occasione dei Giochi Olimpici TORINO 2006, mentre nel luglio del 2009 è aggregata a L’Aquila quale Responsabile del dispositivo di ordine pubblico nell’ambito del 35° Vertice del G8.
Ha diretto i più delicati servizi di ordine pubblico in occasione dei lavori del cantiere TAV ricevendo molti riconoscimenti.
Il 19 aprile 2016 diventa Questore della Provincia di Vercelli, mentre dal 2 agosto del 2018 riveste l’incarico di Questore della provincia di Novara.
Persona estremamente positiva, pur avendo svolto un lavoro a contatto con realtà degradate e pericolose, ha sempre cercato di trovare il bene in ogni persona, anche nella più colpevole di reati efferati. Crede fortemente nella Giustizia Reparativa che consenta la rieducazione del criminale, anche se è ben consapevole che è un processo lungo e difficile. Particolare attenzione ha sempre posto ai temi del “Diversity Management” e dell’Etica. Per quest’ultima ha promosso alcuni incontri, creando un proficuo contatto con la Scuola Superiore S. Anna di Pisa con la quale il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha recentemente sottoscritto il Codice Etico della Polizia di Stato.
Davanti ad una buona tazza di tè mi racconta che a Novara si trova bene, che ama fare lunghe passeggiate, leggere ed andare al cinema. Ben inserita nel tessuto sociale della città, la reputa una città ancora tranquilla. E’ madre di due figli che non hanno seguito le sue orme. Molto legata a Torino, argomento che me l’avvicina moltissimo, trascorre ogni settimana delle giornate nel capoluogo piemontese. Dirige 230 tra uomini e donne in Questura e 150 nella Stradale, nonché una trentina nella Polizia Ferroviaria.
Ottimista, pur obiettiva dinanzi alle grandi tensioni sociali, si augura di infondere nei suoi ragazzi fermezza, ma anche serenità ed equilibrio nell’affrontare il delicato lavoro che essi svolgono quotidianamente.
Rosanna Lavezzaro, pur rivestendo un ruolo di primo ordine, è una persona estremamente colloquiale che sa trasmettere il vero significato del ruolo della Forza di Polizia e cioè l’essere di esempio peri cittadini.
Al termine della nostra bellissima chiacchierata ci congediamo con estrema cordialità, mi accompagna alla porta e mi ringrazia.
Prima di uscire dalla Questura chiedo ad alcuni giovani agenti che impressione hanno del loro Questore e all’unanimità si dichiarano felici di lavorare per lei, di sentirsi rispettati ed incentivati ad andare avanti nel loro lavoro.
Grazie Signor Questore, per il Suo esempio per tutti noi.
Manuela Peroni Assandri


