
NOVARA -03-09-2020 -- Inizia da questa settimana
la rubrica "Donne nell'attualità": incontreremo scrittrici, imprenditrici, politiche, attrici; ciascuna sarà connotata da tre aggettivi ed avranno in comune l'essere nate a Novara e provincia od avere qualche legame con questa terra. Oggi iniziamo con Laura Pariani.
Cosmopolita, saggia, intellettuale: Laura Pariani è nata a Busto Arsizio nel 1951 e sin da piccola ha sempre amato leggere e raccontare storie, convinta che leggendo molto potesse imparare a raccontare storie ella stessa.
"Quando era piccola - racconta - a mia nipote chiesero di disegnare la propria nonna; fui rappresentata con una nuvoletta sopra la testa perché secondo la bambina io avevo nella testa tante storie". Nel 1966 fece un viaggio in Argentina alla ricerca di tracce di un nonno partito quarant'anni prima; vivere all'estero, imparare altri modi di comportarsi, pensare in altre lingue, le consentirono una grande apertura mentale, soprattutto perché il viaggio avvenne durante la sua adolescenza. Viaggio che influenzò anche la formazione della sua idea politica, frutto dell'aver osservato e conosciuto da vicino le dittature dell'America latina nel Novecento.
Ma quel viaggio influenzò anche la Pariani scrittrice: "La frequentazione approfondita della narrativa latinoamericana ha lasciato un'impronta nel mio modo di scrivere: dalla contaminazione linguistica al gusto per il fantastico". Nella sua intensa attività creativa ha spaziato vari ambiti, dalla pittura al fumetto, dal teatro di figura alla sceneggiatura (ricordiamo fra tutte la sua partecipazione alla stesura del soggetto di "Così ridevano" di Gianni Amelio nel 1998). Nel 1993 con il libro "Di corno e d'oro" (Sellerio) vinse il Premio Grinzane Cavour. Seguirono molti altri romanzi tra cui "Piero va alla guerra" (Interlinea 2015), fino a "Il gioco di Santa Oca" (La Nave di Teseo 2019), vincitore del Premio Selezione Campiello.
Sposata ad un uomo nato ad Omegna, da molti anni vive sul Lago d'Orta, terra che ama profondamente e che ha ispirato alcuni suoi scritti, tra cui "La foto di Orta" (Rizzoli 2001 ed Interlinea 2017). Amante dei paesaggi d'acqua, Orta le consente anche di avere silenzio per gran parte dell'anno e quindi di potersi concentrare. Progetti futuri? "Scrivo ed insegno per la scuola Belleville, ho terminato un romanzo e un graphic novel, sperando di poter tornare in libreria presto, perché i libri hanno bisogno dell'incontro diretto tra scrittore e lettore".
Speranza che abbiamo tutti quanti. Per ora, grazie Laura.
Manuela Peroni Assandri
Foto repertorio dell'autrice


