
CARPIGNANO SESIA - 20-08-2020 -- La Stazione Carabinieri Forestale
di Carpignano Sesia, nella giornata di giovedì 13 agosto, è intervenuta, unitamente al Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Novara, per effettuare un controllo presso un’impresa a Carpignano Sesia, dove venivano svolte, sia le attività di riparazione auto, che di gommista. I Carabinieri Forestali hanno incentrato il controllo, come di consueto, oltre che alla verifica della regolarità generale dell’attività, precipuamente sui profili ambientali di corretto smaltimento dei rifiuti derivanti dall’attività produttiva dell’autofficina. Il Nucleo Ispettorato del Lavoro ha svolto accertamenti in ordine alla corretta qualificazione dei rapporti di lavoro in essere presso l’azienda allo scopo di verificarne la regolarità e correttezza.
All’esito del controllo è emerso che, i rifiuti prodotti, erano mantenuti in maniera non consona, sparsi sul terreno, sia all’interno che all’infuori della sede aziendale, senza alcuna cautela, né adozione di adeguate misure di protezione ambientale. Inoltre, la mancanza di documentazione di tracciabilità finale, non rendeva possibile ricostruire quali fossero le modalità di gestione e smaltimento dei rifiuti prodotti. Per questo motivo, il titolare dell’autofficina, un cittadino italiano residente a Ghislarengo (Vc), è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara per gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti, tra l’altro anche pericolosi.
I rifiuti sono stati sottoposti a sequestro. Inoltre, si è provveduto a segnalarne la presenza al Sindaco perché, con apposita ordinanza, ne imponga il corretto smaltimento. È stata già accertata la presenza di rifiuti pericolosi, quali oli esausti e rifiuti misti contaminati da oli esausti. Complessivamente sono stati sottoposti a sequestro circa 200 pneumatici usati, quindi da classificare e trattare quale rifiuto, e 10 metri cubi circa di altri rifiuti vari, tra i quali oli esausti, filtri d’auto esausti e parti meccaniche di veicoli da indirizzare allo smaltimento.
L’assenza di documentazione di tracciabilità, idonea ad individuare le modalità legali di smaltimento dei rifiuti prodotti, ha portato anche alla denuncia per illecito smaltimento. Il controllo sulla fase di produzione dei rifiuti consente di intervenire nel momento iniziale della filiera di produzione, così intercettando ed impedendo le possibili azioni successive di smaltimento illegale.
"L’azione di controllo sui siti di produzione di rifiuti, per queste ragioni, è prioritariamente uno strumento di prevenzione contro gli illeciti smaltimenti, prima che di natura repressiva - sottolineano in una noya diffusa i Carabinieri Forestali - Inoltre, l’attività di vigilanza svolta in sinergia con il Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma dei Carabinieri, consente di potenziare l’efficacia dell’azione di prevenzione e repressione, ampliando gli ambiti di accertamento sulle potenziali azioni illecite e sviluppando al meglio le sinergie operative.


