NOVARA – 07-07-2020 – Nel 2001,
il figlio Paolo ha donato l’Archivio personale del novarese Aldo Beldì (1942-1999), grafico pubblicitario di grande fama, all’Archivio di Stato di Novara. Il materiale è composto da carte private e di lavoro, bozzetti, disegni, fotografie, manifesti e locandine pubblicitarie della seconda metà del Novecento; frutto dell’attività professionale del pubblicitario, tra le figure più importanti nel campo dal Secondo Dopoguerra agli anni Novanta del Novecento, oltre che da documentazione riconducibile all’attività gestionale dello studio che dirigeva. Tra le carte rinvenute, appunti e ritagli di pubblicità e giornali che dimostrano la molteplicità degli interessi del pubblicitario novarese verso la società del suo tempo.
“Aldo Beldì – commenta il Direttore dell’Archivio di Stato di Novara Davide Bruno De Franco – fu un caricaturista e pubblicitario fondamentale per l’industria italiana. Artista poliedrico e instancabile innovatore, ideò le campagne pubblicitarie di importanti marchi italiani tra cui il Consorzio per il gorgonzola, Mattel giocattoli, salumificio Franchi, Scic cucine, AEG elettrodomestici. Il suo archivio testimonia la storia dello sviluppo industriale italiano negli anni del miracolo economico e pensare di riordinarlo, organizzarlo e renderlo fruibile al pubblico è un’avventura davvero entusiasmante non solo per Novara ma per tutto il panorama italiano”. Su queste premesse nasce il Progetto di schedatura, riordino, condizionamento, inventariazione e digitalizzazione del Fondo Archivistico di Aldo Beldì promosso dall’Archivio di Stato di Novara e sostenuto dal Fondo dott. Giovanni Pagani costituito presso la Fondazione Comunità Novarese onlus con un contributo di 15.000 euro.
“Il Fondo dott. Giovanni Pagani – spiega il Prof. Giovanni Benedetto, tra gli eredi e Referente del Fondo - ha approvato la proposta di sostenere il progetto riferito al Fondo Archivistico di Aldo Beldì ritenendo i materiali di grande pregio e l’obiettivo di alto livello. Di Beldì, grafico pubblicitario di fama, si conserva un’assai ampia collezione di periodici, ritagli, locandine pubblicitarie della seconda metà del Novecento, documenti importanti anche per la storia economica del Paese, con numerose connessioni con Novara e il Novarese. L’intervento archivistico, che si realizzerà attraverso una schedatura dettagliata del materiale, propedeutica al successivo lavoro di riordino e di digitalizzazione delle parti più significative, consentirà di far luce su una figura culturale di spicco, esponente luminoso della città”.
Obiettivo del lavoro sarà non soltanto la produzione dell’inventario analitico, sia in formato cartaceo sia digitale, ma anche la digitalizzazione degli elementi più significativi, al fine di creare una banca dati utile ad una successiva operazione di valorizzazione da condursi attraverso il web.


