
NOVARA - 07-07-2020 -- L’Atc, Ambito Territoriale Caccia,
del territorio della provincia di Novara (Ticino e Sesia), perde la componente agricola che fa riferimento a Coldiretti. Si sono dimessi infatti i rappresentanti degli agricoltori nel Comitato di Gestione, in polemica con la gestione dell’istituto venatorio, in particolare per quanto riguarda il contenimento degli animali selvatici.
Nell’ultimo anno sono state diverse le occasioni di attrito per gli agricoltori all’interno dell’Atc, in particolare nei confronti della presidenza, per una gestione che definiscono completamente disattenta riguardo alle necessità del mondo agricolo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ultima “lotta” per la gestione dei piani di contenimento degli animali selvatici, piani che di fatto in provincia di Novara non sono mai partiti, con una moltiplicazione degli animali liberi che danneggiano notevolmente i raccolti e si avvicinano ai centri abitati creando un pericolo per gli abitanti e un disequilibrio dell’ecosistema.
“È più di un anno che ci battiamo all’interno dell’Atc perché si collabori per portare avanti le attività di contenimento degli animali selvatici, anche con l’utilizzo dei proprietari conduttori dei fondi, che permettono di intervenire in maniera più rapida anche quando non possono intervenire i cacciatori. Atc ha invece in questi mesi fatto di tutto per rallentare un processo burocratico già lungo, bloccando e rallentando un’attività, quella di controllo, che in tutte le altre province limitrofe viene portata avanti come normale amministrazione”, spiega Sara Baudo, Presidente di Coldiretti Novara – Vco.
“Il Presidente dell’Atc Filippo Caccia ha fortemente osteggiato ogni tipo di soluzione al problema che se ben gestito avrebbe potuto portare ad una reciproca convivenza”, spiegano gli agricoltori. “Né i tavoli con la Prefettura e la Provincia, né le pressioni delle pubbliche Amministrazioni che avevano firmato documenti di allarme sulla presenza dei selvatici, hanno fatto comprendere la gravità della situazione. La posizione assunta, nonostante le raccomandazioni del Prefetto in termini di sicurezza dei cittadini, della salute pubblica, nonché dei nostri allevamenti che se mai fossero colpiti da gravi epizoozie per la presenza di selvatici sempre più massiccia andrebbero incontro a conseguenze drammatiche, non può più essere tollerata”.
“Ci auguriamo a questo punto che voglia intervenire la Regione e che possa fare in modo di ristabilire il corretto funzionamento dell’Atc, sensibilizzando tutte le rappresentanze, enti locali compresi, invitandoli a fare profonde riflessioni nell’interesse non solo delle attività agricole produttive ma dell’intera collettività”, conclude la presidente di Coldiretti Novara - Vco Baudo.


