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NOVARA - 15-06-2020 -- La Segreteria provinciale

del Pd di Novara ha diffuso una nota a firma di Mary Longano, in cui, commentando con cordoglio il femminicidio avvenuto ieri a Fara Novarese, sottolinea come il lockdown abbia peggiorato la situazione delle donne vittime di violenza.  Questo il testo.

"Purtroppo ieri nella nostra provincia, a Fara, l’ennesimo caso di femminicidio. La tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri: un uomo di 63 anni ha ucciso l’ex compagna e poi si è costituito dicendo alle Forze dell’Ordine di averla strangolata .


La pandemia da Coronavirus e le misure restrittive anti-contagio adottate hanno significato per molte donne, già vittime di violenza domestica, un aggravamento del problema. Donne, spesso anche madri, che hanno dovuto affrontare una doppia paura e un doppio nemico: il Covid-19 fuori e il proprio compagno dentro casa.


Una triste realtà che grida vendetta in un Paese Civile.
Secondo un rapporto dell’ONU, la quarantena forzata che ha costretto decine di milioni di persone a rinchiudersi in casa per settimane ha causato un aumento degli abusi sulle persone più vulnerabili . Lo stress della quarantena, l’incertezza della situazione lavorativa e la vicinanza giorno e notte con gli aggressori hanno causato decine di richieste d’aiuto.


Ma la situazione si è aggravata anche a causa delle tensioni legate alle incertezze economiche causate dalla pandemia; il risultato è stato un aumento della tensione nelle case, con le donne, che in una situazione di movimenti limitati, hanno avuto maggiore difficoltà a chiedere aiuto.
La pandemia ha segnato una battuta d’arresto senza precedenti per la condizione femminile, rendendo ragazze e donne maggiormente vulnerabili sul piano economico, sanitario e sociale, oltre ad aggravare ulteriormente le diseguaglianze tra i due sessi.


Purtroppo siamo completamente immersi nella cultura che pone l’uomo come modello dominante, e questo si può vedere in tantissimi casi, come ad esempio nel mondo del lavoro in cui molto spesso le donne vengono pagate di meno dei loro colleghi maschi.
L’uomo come modello dominante possiamo vederlo anche nel contesto familiare in cui all’uomo viene attribuito ancora il ruolo di chi assume le decisioni e quindi un ruolo di potere.


Le statistiche parlano chiaro: alle origini di tali reati c’è una concezione della donna completamente malsana e sbagliata ed è proprio questa che deve essere corretta e ciò non potrà avvenire solo con l’introduzione di leggi e di pene più severe, ma c’è bisogno di insegnare ai giovani uomini fin dalla nascita qual è il vero valore delle donne, bisogna educarli al rispetto dell’altro sesso, cosa che tra l’altro dovrebbe avvenire per sradicare qualsiasi tipo di discriminazione".

 

 

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