
NOVARA - 15-06-2020 -- Assa ha reso noti
i dati sulla produzione e raccolta dei rifiuti durante il lockdown a Novara. In piena emergenza Covid 19 è stato constatato che i dati relativi alla produzione dei rifiuti raccolti a domicilio col servizio porta a porta sono rimasti pressoché invariati, infatti il confronto tra i primi cinque mesi del 2020 paragonati con quelli del 2019 ci dice che su Novara città la raccolta dell’organico, della plastica, della carta e del vetro sono assolutamente costanti (3.651 tonnellate nei primi cinque mesi del 2020 rispetto alla 3.665 tonnellate del 2019 per la frazione organico, 1.421 tonnellate del 2020 contro le 1.408 tonnellate del 2019 per la plastica, 1.879 tonnellate contro le 1.974 per la carta, 1.929 contro 1.830 per il vetro). Il non recuperabile passa da 4.058 tonnellate a 3.837 tonnellate principalmente per effetto della sperimentazione sul quartiere sud dove si passa dalle 409 tonnellate del 2019 alle 213 tonnellate dei primi cinque mesi del 2020.
“Una situazione mai vista in precedenza nel nostro Paese e nella nostra città, ci ha permesso di desumere dati interessanti relativi alla produzione ed alla raccolta dei rifiuti urbani”, ha affermato il Presidente di Assa Yari Negri.
“Nella fattispecie – ha proseguito il Presidente di Assa - abbiamo potuto constatare come il radicale e temporaneo cambiamento nello stile di vita di tutti i cittadini ha mantenuto comunque costante l’esigenza della raccolta porta a porta”.
L’Azienda – ha evidenziato Negri - si è trovata a dover affrontare, con scarsissimo preavviso, una gestione ordinaria, per quantità, in un contesto extra-ordinario per modalità di svolgimento del servizio, riuscendo sempre a garantire quella qualità e puntualità che ha distinto Assa negli anni”.
Analizzando i dati complessivi della produzione dei rifiuti a Novara dei primi cinque mesi del 2020 emerge una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2019 dovuto principalmente alla chiusura di molte utenze non domestiche e dei centri di raccolta comunali (isole ecologiche). Sono state complessivamente prodotte 17.420 tonnellate di rifiuti contro le 19.012 tonnellate dello stesso periodo dell’anno precedente.
La produzione per abitante - sulla proiezione annua - è stata di 401,13 kilogrammi contro i 437,03 kilogrammi dei primi cinque mesi del 2019. La differenza è imputabile alla diminuzione della produzione del verde diminuita di 149 tonnellate (da 1586 tonnellate del 2019 a 1437 del 2020), degli ingombranti, diminuiti di 112 tonnellate (277 tonnellate del 2019 contro 165 tonnellate del 2020), i rifiuti legnosi, diminuiti di 160 tonnellate (472 del 2019 contro le 312 del 2020), i RAEE diminuiti di 250 tonnellate (788 del 2019 contro le 538 del 2020), i rifiuti metallici diminuiti di circa 44 tonnellate (122 del 2019 rispetto alle 78 del 2020) i rifiuti da costruzione e demolizione da utenze domestiche diminuiti di 282 tonnellate (421 del 2019 contro le 139 del 2020). I rifiuti indifferenziati sono passati dalle 4.979 tonnellate del 2019 alle 4.629 tonnellate del 2020 con un delta di 350 tonnellate.
Il dato sul quartiere centro è quello più emblematico degli effetti del lockdown, che ha inciso su tutte le categorie merceologiche per effetto della chiusura delle utenze non domestiche, in questa zona percentualmente più numerose.
L’organico è, infatti, passato dalle 422 tonnellate del 2019 alle 362 del 2020, la plastica da 142 a 124 tonnellate, la carta da 257 a 214 tonnellate, il vetro è rimasto costante mentre il non recuperabile è passato da 396 a 365 tonnellate.
I dati al 31 dicembre 2019 dicevano che in città erano stati prodotti 45.353 tonnellate di rifiuti con una percentuale di differenziazione pari al 73.92% (pari a 33.523 tonnellate). La produzione pro capite annua è stata di 434,38 kg. di cui 321,09 kg. di differenziata e 113,30 kg. di indifferenziata.
Questi risultati non potranno che migliorare una volta che andrà a regime il metodo di raccolta puntuale che nel mese di ottobre 2019 era partita come sperimentazione nel quartiere Sud della città con risultati davvero virtuosi. Prendendo come riferimento dicembre 2018 (raccolta standard) e dicembre 2019 (a due mesi dalla partenza della sperimentazione) la produzione pro capite annua di rifiuti è passata da 279 kg. per abitante a 252 kg., la produzione pro capite non recuperabile da 88 kg. anno per abitante a 44 kg., la percentuale di differenziazione dal 68% all’84%.
A settembre 2020 partirà la sperimentazione della raccolta puntuale nel quartiere Ovest dove si lancerà la raccolta degli oli esausti vegetati nei condomini superiori alle 20 unità abitative.


