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Pina Ballario

NOVARA -30-04-2020 -- Per la rubrica

"Donne novaresi nella storia", questa settimana parliamo di Pina Ballario. Ecco il suo profilo.

Pina Ballario nacque a Novara il 26 gennaio del 1899; sin da piccola fu immersa nell'arte in quanto il padre era compositore, organista e direttore d'orchestra e lei trascorse gran parte dell'infanzia e dell'adolescenza in giro per il mondo con la famiglia. La madre era scrittrice, ma poi abbandonò la passione per dedicarsi alla famiglia. Pina iniziò presto a scrivere poesie che il padre musicava. Conseguita la maturità classica a Novara, si laureò in Lettere e Filosofia all'Università di Torino. Durante la stesura della tesi scrisse il romanzo "Se trovassi l'ignoto", inviando il manoscritto alla casa editrice Bemporad che aveva bandito un concorso di scrittura. La Ballario vinse il primo premio assoluto. Dopo la laurea si dedicò all'insegnamento ed i suoi interessi letterari si diressero verso la letteratura per l'infanzia. Durante la sua lunga carriera  scrisse una cinquantina di lavori, uno dei più famosi dei quali nel 1924 fu "La leggenda delle Dolomiti" dove la meraviglia della natura si mescola a leggende e fiabe per bambini. Tra gli altri romanzi sono da ricordare "Nassubi, aquilotto del Tigrai:romanzo coloniale per ragazzi" del 1936, "Tutto da rifare" del 1943, "Una ragazza salverà la Francia" del 1965 nel quale la figura di Giovanna d'Arco è presentata in tutta la sua umana sofferenza. Uno dei romanzi più famosi resta senz'altro "Novara, terra senza pace" del 1961 nel quale la scrittrice parla di questa terra che non ha mai chiesto niente agli altri ed ha sempre pagato un prezzo altissimo. Tuttavia il suo capolavoro è stato "Maria Adele, ultima regina di Sardegna" del 1952 nel quale si racconta di una figura femminile che ebbe un ruolo molto importante durante la Prima Guerra d'Indipendenza. Ma la Ballario dedicò spazio nella sua scrittura anche alla Repubblica dell'Ossola nell'autunno del 1944 con "L'erba cresce d'estate". Nel 1966 pubblicò un bellissimo romanzo per ragazzi "La casa sulla collina", dove la scrittrice, ormai in età matura, raggiunse livelli altissimi di scrittura. Per le edizioni Paravia nel 1971 diede alle stampe il suo ultimo romanzo,"Gli ultimi giorni di Minipolis", summa di tutta l'esperienza di scrittrice della Ballario.
Fu anche assidua collaboratrice di prestigiose testate giornalistiche, dalla "Gazzetta del Popolo" a "Il Resto del Carlino", da "Il Messaggero" a "Il Corriere di Novara". Fu molto amico di Rina Musso per la quale scrisse un lungo racconto intitolato "Un ladro in Paradiso", nel quale narra la vicenda di di un ospite della "Casa del Divin Redentore" , fondata dalla Musso negli anni Cinquanta.
Esponente della cultura novarese, Pina Ballario morì il 16 maggio del 1971 a Milano. Novara le ha dedicato anche una via cittadina nel quartiere Sacro Cuore.

Manuela Peroni Assandri

 

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