
GALLIATE - 13-03-2020 -- Centomila pezzi
alla settimana di mascherine chirurgiche: è il piccolo miracolo realizzato dalla Coccato&Mezzetti di Galliate, che nell’arco di 15 giorni è riuscita a ripristinarne la produzione La realizzazione di questi presidi medici biodegradabili, accoppiati con Mater-Bi® di Novamont, appartengono alla linea Promovita®, che era stata notevolmente ridimensionata dopo il 2005 per effetto della massiccia importazione dall’Asia e l’impossibilità di far fronte alla competitività dei prezzi.
Come spiega l'amministratore delegato dell'azienda Fabiano Vittorio Coccato: "Realizzare un prodotto certificato come le nostre mascherine comporta un notevole impegno economico e di risorse in termini di certificazioni, autorizzazioni che vanno rinnovate con elevatissimi standard produttivi che in Italia devono essere rispettati. Nella fattispecie i nostri sono Dispositivi Medici (DM), omologati secondo i criteri richiesti dal Ministero della Salute, che seguono un iter di autorizzazioni e certificazioni diverso rispetto ai Dispositivi di Protezione Individuale disposti dal Ministero del lavoro (FFP2 ed FFP3). Gli uni non escludono gli altri, naturalmente, sono tutti manufatti a protezione individuale: le nostre mascherine sono catalogate come Presidi di protezione dal rischio biologico e chimico e testate contro il virus batteriofago Phi-X 174 (24 nanometri), rispondendo ai requisiti ammessi dal Ministero della Salute, e certificati secondo le norme En 14126 Uni En 14605 (Numero di Repertorio dei Dispositivi Medici 344193/R. Classificazione CND T0399. Classe I). Ho tenuto fare questa precisazione, per rendere l'informazione più chiara perché in questi giorni sono arrivate richieste confuse e non proprio consapevoli, anche da parte di tecnici delle pubbliche amministrazioni". In queste settimane Coccato&Mezzetti si è fatta capofila della produzione di mascherine grazie a una cordata di imprenditori che si sono organizzati per soddisfare le richieste nazionali, oramai dell'ordine di alcuni milioni di pezzi.
Le commesse ad oggi sono contingentate e destinate con la massima priorità alla Pubblica Amministrazione così come alla Sanità pubblica e privata (Protezione civile, Ospedali, Vigili, Croce Rossa, farmacie ecc.). "Il nostro rammarico è non riuscire a evadere gli ordini da parte delle aziende – continua Coccato –. Ogni giorno riceviamo centinaia di telefonate da parte ditte private, e siamo stati costretti a congelare temporaneamente le richieste per rispettare gli impegni assunti con le istituzioni pubbliche e governative che devono garantire la sicurezza e la sanità pubblica. Da imprenditori ci rendiamo conto che ognuno ha un’esigenza pratica per continuare a far lavorare i propri dipendenti in sicurezza e limitare il più possibile le pesanti perdite economiche che inevitabilmente conseguiranno alla riduzione delle relative produzioni".


