
NOVARA - 11-03-2020 -- A supporto delle forze
dell’ordine già presenti e pienamente operative nell’ambito dell’emergenza legata al contagio del Corona virus, sono arrivati oggi, mercoledì 11 marzo, quarantacinque militari dell’Esercito e cinque operatori delle Squadre Operative di Intervento di rinforzo dell’Arma dei Carabinieri.
"Per questo importante risultato che andrà a vantaggio dell’intera provincia in questo difficile momento – rimarca il presidente della Provincia di Novara Federico Binatti – intendo ringraziare il viceprefetto vicario di Novara Claudio Ventrice che, come richiesto durante la riunione di ieri del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, ha ottenuto il supporto di nuove e qualificate figure nella gestione dell’emergenza. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare la Prefettura, la Questura, il Comando provinciale dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e i Comandi di Polizia locale dei nostri Comuni e per rivolgere anche un pensiero affettuoso e riconoscente ai medici e al personale paramedico che lavorano sia negli ospedali, sia sul territorio e a tutti i volontari delle associazioni, della Protezione civile e della Croce rossa italiana che sono attivi da giorni a sostegno di tutte le esigenze che vengono manifestate dalle Istituzioni e, in primo luogo, dalla popolazione".
“Grazie alla collaborazione della Prefettura, nella persona del Viceprefetto Claudio Ventrice, della Questura con Rosanna Lavezzaro e dei Carabinieri con il comandate Mascoli – spiega il sindaco Alessandro Canelli – nella nostra città e lungo le arterie stradali di collegamento arriveranno i rinforzi: insieme alle nostre forze dell’ordine, i militari dell’Esercito controlleranno che chi si muove da casa propria lo faccia esclusivamente per motivi urgenti e indifferibili o per motivi di lavoro e di salute. A tutti gli altri, lo ricordo, non è consentito di muoversi. Vogliamo contenere quanto più possibile questo virus evitando difficoltà operative al nostro ospedale e agli operatori sanitari che ogni giorno si occupano sul campo di questo virus, e il modo migliore per farlo è starsene a casa in attesa che passi il periodo di contagio. Un’azione certo più stringente finalizzata però alla tutela della salute di tutti".


