
NOVARA - 08-03-2020 - "E' il momento della razionalità,
non dell'emotività. Vogliamo che questa emergenza rientri il più presto possibile. Solo accettando questi grandissimi disagi è possibile ragigungere l'obiettivo di far rientrare l'emergenza. Prima rientra, prima potremo ripartire", così il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, in una diretta su Facebook, nella quale ha fatto il punto della situazione dopo la firma del nuovo decreto per il contenimento del coronavirus.
"Cosa cambia sostanzialmente nella vita delle persone ? - ha detto il sindaco - Nelle nostre zone, non ci si può spostare sia in ingresso sia in uscita, sia all'interno, se non per determinati motivi. Quali sono questi motivi ? Andare a lavorare, motivi di carattere sanitario, urgenze indifferibili. Ci sono i controlli delle forze dell'ordine. Chiunque sia dipendente deve chiedere al datore di lavoro un attestato in cui si dice che la persona lavora in quella tale azienda e che si deve spostare per andare al lavoro. Ciò consente di comprovare l'esigenza lavorativa. Si sta in casa il più possibile, non si esce. Non è vietato uscire, ma se esci queste le ragioni principali che consentono di fare spostamenti"
Poi una serie di indicazioni e norme che riguardano la vita quotidiana: "Tutti gli impianti sportivi devono rimanere chiusi tutti, pubblici e privati. ludoteche, centri benessere, sale giochi, sale bingo, centri culturali, musei, cinema, teatri. Tutti rigorosamente chiusi". il primo cittadino ha affrontato anche il tema legato al commercio: "Bar e ristoranti possono rimanere aperti dalle 6 alle 18. In Prefettura abbiamo deciso che, salvo circolari interpretative che possano essere negative e che stiamo attendendo da Ministero e Regione, dal nostro punto di vista è possibile fare la consegna a domicilio, non l'asporto, perchè asporto è altra cosa. Per quanto riguarda tutti gli altri esercizi commerciali: negozi di ogni tipo, possono rimanere aperti ma usando determinate precauzioni: contingentando gli ingressi facendo in modo distanza di sicurezza di un metro e un altro. Continua l'attività lavorativa. le aziende possono continuare ad avere trasporti di forniture o a rifornire i propri clienti. Non si ferma la logistica delle merci. Questo è importante perchè sarebbe un colpo mortale all'economia del territorio. Già lo è. Ma se fermiamo anche questo, salta tutto. Quello che conta è che adesso si prenda atto di questa situazione: è giusto chiudere e contenere il più possibile il virus, però sicuramente cì'è bisogno si grande sforzo da parte del governo e della Regione perchè questa situazione venga considerata con grande attenzione".


